ArcelorMittal avvia in Spagna la produzione di lamiere in acciaio a basso tenore di carbonio

L'azienda ha avviato la produzione di lamiere di acciaio pesante a basso tenore di carbonio fino a 18 tonnellate di peso, utilizzando bramme provenienti dal suo stabilimento belga e trasformandole nel suo laminatoio per lamiere pesanti nelle Asturie, in Spagna.

La lastra sarà prodotta presso lo stabilimento Industeel dell'azienda, dotato di forno ad arco elettrico, a Charleroi, in Belgio, utilizzando materie prime costituite quasi al 100% da rottami ed elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili. Queste bramme verranno laminate per produrre lamiere pesanti presso lo stabilimento ArcelorMittal di Gijon, in Spagna.

A Charleroi, ArcelorMittal dispone di un EAF con una capacità di 450.000 tonnellate all'anno, secondo il database di Fastmarkets. A Gijon dispone di un laminatoio per lamiere pesanti da 600.000 tonnellate annue.

Le emissioni di anidride carbonica derivanti dalla produzione di lamiere pesanti mediante questo processo sarebbero inferiori di circa il 60% rispetto a quelle delle lamiere di acciaio prodotte tramite il tradizionale percorso di produzione dell’acciaio in altoforno, ha affermato la società.

"Una [Dichiarazione ambientale di prodotto], verificata da una terza parte, secondo lo standard europeo EN 15804, sarà disponibile entro la fine dell'anno per la lamiera pesante riciclata e prodotta da fonti rinnovabili XCarb", Denis Parein, responsabile commerciale di ArcelorMittal, lamiera pesante , Europa, ha detto.

XCarb è un marchio registrato ArcelorMittal.

ArcelorMittal Europe ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 35% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.

Non ha commentato quale premio potrebbe essere addebitato per tale acciaio, quando contattata da Fastmarkets. Fonti degli acquirenti, tuttavia, hanno affermato che i premi per tale materiale potrebbero aggirarsi intorno ai 100-150 euro (112-169 dollari) per tonnellata.

Una riduzione del 60% di CO2 per 150 euro a tonnellata sembra ragionevole nel mercato attuale, ha affermato una fonte del Nord Europa.

Lamiere pesanti con tali specifiche, che pesano fino a 18 tonnellate, vengono generalmente utilizzate nei grandi progetti infrastrutturali, come nelle sezioni saldate e nelle travi scatolari per ponti stradali e ferroviari.

L’utilizzo di lastre a basso contenuto di CO2 consentirebbe quindi agli acquirenti di ridurre le proprie emissioni Scope 3, spiega Fastmarkets.

Infatti, fornitori e acquirenti hanno recentemente avuto la tendenza a costruire “catene del valore verdi” per ridurre le proprie emissioni Scope 3.

“Ad esempio, se un produttore di acciaio vende acciaio a un’azienda automobilistica per la produzione di veicoli elettrici, le emissioni Scope 3 del produttore di acciaio saranno molto inferiori rispetto a se, ad esempio, vendesse l’acciaio a un produttore di auto diesel”, ha detto una fonte a Fastmarkets.

“La spinta alla decarbonizzazione ci stimola ad acquistare e vendere in modo responsabile”, ha affermato un fornitore di materie prime.

Tuttavia, fonti del settore hanno affermato che la domanda di acciaio verde è ancora esplorativa. La maggior parte degli acquirenti tendeva a prenotare piccoli lotti di prova, mentre i piccoli distributori e i centri di servizi siderurgici affermavano di non potersi permettere di pagare premi elevati, dato che la domanda da parte degli utenti finali era ancora sporadica.

Fonti di mercato si aspettavano che la domanda di acciaio verde nel mercato spot europeo aumentasse in modo esponenziale, spinta dalle normative di settore, come la graduale eliminazione delle assegnazioni gratuite alle industrie nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE. Si inizierà con un taglio del 2,50% nel 2026. Entro il 2030, le assegnazioni gratuite saranno quasi dimezzate (in calo del 48,50%) prima di essere eliminate nel 2034.

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